Il pestaggio del
sindacalista Si Cobas Fabio Zerbini da parte di una anonima squadraccia, con un
agguato proditorio, è un fatto molto grave. Si è voluto colpire un compagno
generoso e coraggioso, tra i dirigenti più significativi della splendida lotta
dei lavoratori della logistica, per inviare un messaggio mafioso a tutte le
avanguardie di quella lotta. Per questo dichiariamo la nostra piena e fraterna
solidarietà a Fabio e al sindacato Si Cobas in cui
milita.
L'agguato contro Fabio è uno dei tanti indici
misuratori dell'innalzamento del livello dello scontro di classe. Il padronato
non tollera che alla radicalità del suo attacco sociale e dello sfruttamento
possa contrapporsi una radicalità uguale e contraria dei lavoratori. Per questo
ha visto nella lotta dei lavoratori migranti della logistica una minaccia reale
al suo comando, e il rischio di un possibile esempio contagioso per milioni di
lavoratori e di sfruttati. Il pestaggio vigliacco di Fabio è un atto di
intimidazione, ma è anche il riflesso di questa paura.
Il PCL vede in questo gravissimo episodio una
ragione in più non solo per continuare a sostenere la lotta radicale dei
lavoratori della logistica e del Si Cobas, ma per lavorare ad estendere il suo
esempio in tutta la classe operaia. Per
liberare la società da quella dittatura dei padroni che si fa chiamare
“democrazia”, e conquistare l'unica possibile democrazia vera: il potere dei
lavoratori. Che non lascerà nulla di impunito.
MARCO FERRANDO
Per il PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Nessun commento:
Posta un commento